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black-out del cervello
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dopo elton john anche enrico ruggeri sbarella: La “guerra” di Ruggeri: «Basta Internet»

MILANO — Non parlategli di tecnologia. Enrico Ruggeri sa a malapena spedire una mail, «ma il computer me lo deve accendere qualcuno ». Ha un iPod «ma per caricare i 600 cd della mia collezione ho pagato mio figlio». Non è certo il tipo da perdere tempo navigando in Rete, «meglio leggere un libro, magari Simenon che trovo attuale per la sintesi; su Internet ci sono cose interessanti ma ci si perde».

Ruggeri, 50 anni, è talmente refrattario alle innovazioni che ci ha scritto anche una canzone. Si intitola «Il giorno del black-out» e chiude «Rock Show», nuovo album in uscita il 2 maggio. «Ci attacchiamo a macchine come malati terminali di malinconia», canta. «La canzone parte dalla considerazione che in questo mondo stai a chattare con uno che sta a Canberra, ma non sai nulla della vita di chi vive sopra di te e di cui senti i passi ogni giorno », dice il cantautore. Nel brano Ruggeri si augura un black-out. «Immagino un mondo fantastico dove tutto si spegne e si torna a parlare. Da bambino mi ricordo che si andava dal vicino di pianerottolo e si trovava la porta aperta. Non capiterà mai, ma è bello scriverci un brano», ridacchia.

dalle belle canzoni alla demenza senile si vede che il passo è breve

una sola curiosità: i file mp3 trasferiti sull’iPod saranno tutti legalmente fruibili in quel modo?

ah, dimenticavo, non capisce niente di tecnologia e lascia fare tutto al figlo, certamente.

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