a volte le percezioni, le lamentele, i dissapori, possono essere spiegati con qualcosa di più che degli stati d’animo, basta riflettere su dati di provenienza geografica
la varietà di provenienza geografica delle persone con cui passi il tempo, da cui derivano le differenze sociali, etniche, culturali, che arricchiscono il tuo cammino, è un buon indicatore, misurabile, termine di confronto con la situazione attuale, utile per spiegare la stagnazione di argomenti e soprattutto la mancanza di avanzamento, di progressione…
comincia su un binario buio, sul quale arrivo un’ora e mezza prima dell’orario consueto una piccola commissione/consegna ma anche, direi proprio, una piccola prova d’amore… 🙂 l’incontro, il saluto, il finestrino, il sorriso e poi mi incammino, la passeggiata verso l’ufficio, senza aprire l’ombrello: le gocce così fini e frizzanti di questa pioggia gentile sembrano la naturale e gioiosa continuazione delle carezze ricevute prima sul binario, prima del saluto mentre guardo avanti sorrido, è bello camminare con un sorriso appena accennato ma distinto i fiori delle magnolie nei giardini delle villette sulla strada in discesa, sono ormai completamente aperti, e molti petali sono ormai poltiglia marrone sui bordi dei marciapiedi
è una mattina inusuale, umida e delicatamente serena
nonostante non sia bravo nell’italiano quanto tanti bloggers colti e letterati – ho fatto l’istituto tecnico, sapevatelo – colgo come una primula fresca di questi periodi, l’occasione per notare che la vita ha sorriso anche a altre persone che prima o dopo hanno preso decisioni simili alle mie, ovvero abbandonare alla propria strada esseri-non-umani per abbracciare la strada di una felicità aperta, emotiva, provata
sono piccole, ciniche, umane, agrodolci, soddisfazioni personali
PS: ci sono altre persone che vivono nell’incubo della loro stessa comunicazione, non si decidono mai a comunicare in modo libero e deciso, spero per loro che concludano questo auto-embargo, che tra l’altro si interseca con le persone “liberate” sopracitate
Terra bruciata, in poche parole. Da domenica pomeriggio si susseguono circostanze personali che disegnano un recinto desolante intorno a me. Nulla di tragico, per carità. Ma sempre e comunque ho dei log personali intasati di Warning, Noticee qualche segmentation fault a macchia di leopardo, per dirla in tecnichese.
E’ ora di un po’ di debugging, e poi giù di logrotate.
capita di accorgermi che mi scorra dentro un’energia, enorme, che si manifesta a volte come un torrente in piena e travolge la parte razionale di me, e travolge chi mi sta di fronte finisce col ferire chi ferire non vorrei mai devo imparare a incanalare queste energie in situazioni positive, in contesti razionali, in manifestazioni che non siano mai esagerate ma semplicemente controllate e se non riuscirò da solo in questo intento, mi farò aiutare
il disgelo e le incessanti piogge di questo periodo stanno sgretolando le strade una sola buca che non vedi nella notte, su strade che pure conosci a memoria, presa a velocità sostenuta, può portare a conseguenze tragiche le situazioni della vita in cui non controlli ciò che sembra normale, con le persone con cui vivi la tua vita da sempre, possono avere un sapore amaro. per questo, ci vuole controllo, e pazienza.
bianco – come il colore che appiattisce tutto in questi giorni nero – come il colore che si nasconde dentro
sono giorni in cui la quantità della neve e la mia presenza a piacenza, mi riporta naturalmente con la memoria a san lazzaro, nel 1985 sui lati del cortile antistante i cinque garage, la neve spalata e accumulata ci permise di farci dentro un tunnel che in pochi giorni si ghiacciò e formò un “corridoio-igloo” in cui mia zia laura e io ci infilavamo periodi che sanno di ricordi, troppo, ma non si può vivere di nostalgia
come giustamente commentava mio cugino, si è chiuso definitivamente un pezzo consistente di storia
una storia di famiglia, certo, non la storia dei libri di scuola è una storia che non racconterà nessuno al di fuori, e già per chi c’è dentro ed è due generazioni più recente è un po’ faticoso ricostruire
per me poi che ho vissuto in due famiglie e mezzo, dover sempre trovare un compromesso tra una storia prevalente, un’altra storia da conoscere, e la mia piccola storia da coltivare giorno per giorno, è stato qualcosa di strano e di amaro arrivare ancora adesso a chiudere questa pagina con tanti interrogativi, ma tant’è
perfino guardare vecchie diapositive, ieri sera, è stato deleterio non tanto perchè lo si consideri scoperchiare vasi di nostalgia ed emozioni inespresse, quanto piuttosto perchè ho constatato che le divisioni create dal tempo o dai dissidi, o dalla tremenda combinazione dei due fattori, ancora oggi rimangono un’intera generazione non c’è più a poter parlare ai cervelli e ai cuori di figli e nipoti, per farli riflettere, insieme
è come se il tumore che ha ucciso tutti i quattro nonni fosse, ancor più grave, nelle generazioni successive l’incapacità di costruire
contemporaneamente si chiude anche una pagina un po’ più piccola, quella di queste vacanze, un vero e proprio cambio di mente, diversi giorni passati senza neanche ricordare cosa possa essere quell’ufficio dove a breve dovrò tornare, in treno, come in treno ho concluso questa epifania per tornare a casa, coi piedi gelati che affondavano in una surreale stazione di codogno
Salgo sul 18:23 quel localaccio che va pianissimo, ferma in tutte le stazioni, e spalma ritardo democraticamente a ogni stazione Dagli altoparlanti messaggi goffi e preregistrati intervallati da suoni di sistema di windows 3.1 (plin … plin … ) Due maturi fidanzatini sulla panchina a baciarsi e a sorridersi Dentro di me, osservatore per vocazione, c’è un grande senso di schiacciamento Fare i conti per la fine del mese era più semplice un tempo, anche se non posso e non voglio dare la colpa alla congiuntura e alla crisi internazionale dell’economia Erro, registro, medito, riparo
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.AcceptRejectSettingsRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.