Radical-trip

a costo di passar anche un po’ per radical-chic, o radical-trip, mi va di raccontare a mio modo che stamattina, le vicine di poltrona in treno, due donne sulla trentina o poco meno, si sono raccontate i loro “viaggi”
proprio mentre mi stavo leggendo con gusto la biografia di un Chichester che prende un “aereo” e vola dall’inghilterra all’australia, tali bassolodigiane mi urlano nelle orecchie le loro mirabolanti avventure coi rispettivi morosi, ovvero un eccitante racconto di un catalogo della francorosso
nulla che uscisse dalla collezione sharm-ibiza-malaga-kos-mikonos, mi aspettavo anche una crociera costa o msc, ma magari quando ne hanno parlato avevano il volume più basso
pensavo a un’emoziante sorpresa quando a un tratto spunta la sardegna ma, accidenti, solo le parti vip, niente che riguardasse il sud o che ne so, carloforte o coste meno turistiche ma splendide
una perfino si è lamentata dei prezzi di un introvabile resort in lampedusa, concludendo “no in sicilia o nelle isole mai più” – cosa esilarante se agganciata al commento finale dell’altra: “sì, anche l’isola d’elba e lì vicino, le eolie, non fanno per noi“…